Il bosone di Higgs

Ma cos’è la materia? In cosa consiste quella grandezza fisica che chiamiamo massa? Fin dai tempi di Democrito gli studiosi hanno pensato che gli oggetti fossero composti da tante particelle più piccole. Inizialmente si è divisa la materia in molecole; successivamente i fisici si sono resi conto che le molecole non sono la parte più piccola della materia. Le molecole sono fatte di atomi (parola che deriva dal greco e significa indivisibile); ma pure gli atomi sono a loro volta fatti di particelle più piccole, gli elettroni, i protoni e i neutroni. Gli elettroni hanno una massa piccolissima e trascurabile, mentre i protoni e i neutroni sono responsabili di quella grandezza fisica che misuriamo con la bilancia e che chiamiamo massa. In seguito, per spiegare alcuni esperimenti, i fisici si sono resi conto che anche gli elettroni, i protoni e i neutroni sono fatti di particelle più piccole che sono state chiamate quark. In conclusione tutta la materia è composta da due tipi di particelle i quark e i leptoni[1]. Così facendo e considerando particelle sempre più piccole, si perde di vista il fatto che possiamo effettivamente, da un punto di vista macroscopico, misurare una massa. Queste particelle, i quark e i leptoni essendo così piccoli non possono essere dotati di massa. Come è possibile che particelle prive di massa possano dar luce ad oggetti dotati di massa facilmente misurabile con la bilancia? Un famoso scienziato, Higgs, pensò che doveva esistere qualcosa in grado di addensare le particelle e dar luogo alla massa: una sorta di melassa cosmica che pervade tutto l’universo. Questo qualcosa deve a sua volta addensarsi in particelle dette “bosoni di Higgs”. Il “bosone di Higgs”, quindi, è quella particella che è in grado di dar vita alla massa di un corpo. Per fare un esempio, le altre particelle sono come persone poco note che camminano per strada: pochi si avvicinano. Il “ bosone di Higgs”, invece, è come una persona famosissima che, camminando per strada, viene circondata da tanti curiosi che le chiedono un autografo.

 Comunque era necessaria una prova sperimentale dell’esistenza di questa fantomatica particella[2]. Questa prova è arrivata qualche anno fa con un celebre esperimento realizzato al CERN di Ginevra.


La collisione tra due asparagi (protoni) produce il decadimento del bosone di Higgs (pomodorino) in quattro peperoni ad alta energia che producono un segnale nella zona dei carciofi e parecchie particelle cariche (peperoni rossi e verdi) che sono rilevati nella pizza dai sensori mozzarella.

A tutt’oggi il “bosone di Higgs” è chiamato particella di Dio perché sembra che tutto abbia origine da esso; ma siamo arrivati finalmente alla parte più piccola della materia? Forse ancora no. Infatti secondo recenti studi il bosone di Higgs potrebbe essere a sua volta fatto di particelle più piccole… ma questo è tutto da verificare.



[1] Questa teoria detta “modello standard” è in grado di spiegare tutti i comportamenti che rileviamo negli esperimenti tranne la massa.

[2] Il bosone di Higgs salva il “modello standard” di fronte al problema della massa.